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«La guarigione arriva quando ci scrolliamo di dosso la nostra idea di quali avrebbero dovuto essere le nostre condizioni di vita e ci disponiamo ad accettare, e magari apprezzare, ciò che semplicemente è»


 
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Disturbo Bipolare: di cosa si tratta

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2009 11:58
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27/10/2009 11:58


Arriba Y Abajo
Il disturpo bipolare rietnra nella categoria dei disturbi dell’umore (
depressionedepressione maggiore, cronica o reattivadisturbo ciclotimicodisturbo distimico), perchè proprio su esso inficia in modo preponderante. Lo si potrebbe, cinicamente, definire: “Le montagne russe del Luna Park psichico”. Infatti altera l’equilibrio naturale che dovrebbe esistere tra umore positivo e umore negativo, ma non si limita a questo, oltre a modificarne l’equilbrio, esaspera esponenzialmente i due poli inducendo fasi di eccitamento (mania) e fasi di inibizione (depressione). La malattia è infatti definita anche disturbo maniaco-depressivo..
Nella maggior parte dei casi fino alla comarsa del primo episodio maniacale la diagnosi che viene erroneamente fatta è di depressione e molto spesso, infatti, sono proprio i farmaci antidepressivi prescrittti a causare l’evento maniacale. Infatti nel disturbo bipolare gli antidepressivi devono sempre essere usati in concomitanza con stabilizzatori dell’umore come Depakim o Litio.
Quasi il 70% dei pazienti ha ricevuto una diagnosi sbagliata e di questi, il 30% per più di 4 volte; ciò può dare
Luce o ombra?un’idea di quanto l’intero nucleo familiare sia sottoposto a stress e incomprensioni. Quanto si finisca col muoversi ingiuste accusse e guardare con sospetto reciproci comportamenti. oltre chiaramente vivere lo stigma sociale che ancora tristemente e inevitabilmente persiste attorno alle problematiche psichiatriche e al disagio in generale, quando invece in Italia il disturbo bipolare coinvolge oltre 900.000 persone che inoltre incorrono nel rischio di suicidio con una percentuale 30 volte superiore al resto della popolazione.
Scoprirsi bipolari non è certo una bella sorpresa o qualcosa di cui facilmente si parla, ma d’altro canto alleggerisce quel senso di vuoto e d’incomprensione che alleggia intorno a quanto si stava provando sino a quel momento. La diagnosi, in fondo, fornisce risposte e soprattutto offre una terapia che sarà tanto “risolutiva” quanto in tempo sarà stata effettuata la diagnosi stessa, quanto a questo problema non se ne siano sommati col tempo altri (in primis abuso di sostanze e alcool) e a quale tipo di disturbo si appartenga (disturbo bipolare I: ; disturbo bbipolare II: ; disturbo bipolare  III – che analizzeremo prossimamente). leone o angelo nero?
Certo esiste sempre il risvolto della medaglia, così, tanto avremo trovato delle risposte, tanto ora dovremo imparare a conviverci e questo vuol dire nelle relazioni interpersonali, nel lavoro e con noi stessi prima di tutto. Non è facile, ma non per tutti è lo stesso. Chi nel tentativo di automedicare il suo umore è precipitato nel baratro della dipendenza avrà più lavoro da fare. In questi casi si parla della cosidetta Doppia Diagnosi, in quanto il problema intacca due sfere divise e unite allo stesso tempo: quella psichiatrica e quella fisica; la dipendenza (addiction) e il diturbo psichico. Si lavorerà quindi su due piani, il cui fine sarà riportare l’organismo ad uno stato di disintossicazione e la psiche al miglior equilibrio possibile. negli ultimi anni infatti sono nate moltissime Comunità Terapeutiche di Doppia Diagnosi all’interno delle quali la professionalità di psichiatri e psicoterapeuti diviene fondamentale a differenza delle vecchie Comunità (Incontro di Don Gelmini o S. Patrignano di Muccioli) dove pur sviluppando la terapia lavorativa/manuale ad ottimi livelli non sono in grado – dichiaratamente – di ospitare alcolisti o persone con doppia diagnosi. Tendenza opposta a quella che invece, purtroppo, sta colpendo la società anche a causa del dilagare delle droghe chimiche che letteralmente bruciano le cellule cerebrali causando ritardi e severe patologie spesso non reversibili.

fonte: bipolarizzando.wordpress.com
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