In ambienti ricreativi da sempre sono commerciate o messe a disposizione sostanze di varia natura, accomunate da proprietà disinibenti e eccitanti. Tra queste, gli eccitanti classici, già in voga nei decessi passati, che avevano la caratteristica principale di aumentare la resistenza fisica, contrastare il sonno, ridurre l'appetito e facilitare l'iniziativa. Le più moderne hanno effetti classici insieme alla proprietà di facilitare la comunicazione, o meglio di indurre un senso di vicinanza, di comunione e di confidenza con gli altri, anche se pressoché sconosciuti. Si potrebbe parlare di "illusione o allucinazione emotiva" per questo effetto, che tecnicamente è denominato "entactogeno". I preparati di questo tipo sono "disegnati" in laboratorio, e ve ne sono numerosissime varianti, a cui corrispondono diverse combinazioni di effetti eccitanti classici, effetti "nuovi" e altri (per esempio la capacità di indurre vere e proprie allucinazioni come gli allucinogeni classici. L'ondata di queste "nuove droghe" unita all'affermazione di nuovi contesti di divertimento collettivo (rave party, discoteca) ha suscitato interesse sul piano scientifico per diversi motivi. Come accaduto per altre sostanze eccitanti (amfetamine, LSD) sono state proposte e talora utilizzate per facilitare i colloqui e le esternazioni durante le sedute di psicoterapia. Da tempo, inoltre, le amfetamine sono impiegati per rendere i soldati in grado di compiere azioni particolarmente rischiose, o suicide, così come l'haschisch era utilizzato sui sicari da inviare ad aggredire gli avversari (nell'haschisch la radice della parola assassino). L'uso di farmaci con proprietà anche stimolanti è legale per alcuni composti, ma di solito se i casi di intossicazione o di dipendenza raggiungono un certo numero, si crea un allarme sanitario che ne provoca il ritiro dal commercio, o la restrizione a certe categorie di persone che li usano a scopo terapeutico. Alcuni preparati in forma di spray o compresse, utili per sgonfiare le mucose del naso (decongestionanti nasali) hanno per esempio proprietà stimolanti e in altri paesi sono liberamente in vendita senza ricetta medica. Alcuni amfetaminici sono utilizzati per il trattamento dell'obesità, ma il loro uso non è libero e legato alla sola obesità e non al generico uso dimagrante, dopo esperienze negative nei decenni. In passato alcune amfetamine sono state ritirate poiché a rischio d'abuso, indipendentemente dal motivo originario per cui erano utilizzate. La maggior parte delle persone che abusano di amfetamine comunque si "annoia" dopo un certo periodo, cosicché la vera e propria tossicomania non è frequente, al contrario che per uno altro stimolante, ovvero la cocaina. Le "nuove" droghe stimolanti, oltre alla peculiarità dell'effetto, hanno anche un particolare effetto tossico sul tessuto nervoso. Al di là del rischio di intossicazione acuta, l'uso in quantità rilevanti o continuativo può causare lesioni persistenti o permanenti, di cui esiste la dimostrazione anatomica.
fonte: psichiatriaedipendenze.it